Storia degli abiti da sposa: curiosità storiche e non solo

Ti sei mai chiesta, mentre li ammiri su Internet, su una rivista o fermandoti di fronte a una vetrina, quale sia la storia degli abiti da sposa?
Oggi, cara sposina, te la raccontiamo noi. Saperne di più ti potrà aiutare a fare una scelta più consapevole, anche di quelle che erano le tradizioni nell’antichità. Sei pronta? Iniziamo insieme questo viaggio nel tempo!

In Grecia e Roma

Ai tempi degli dei dell’Olimpo, le spose indossavano una tunica adornata di cordoni in vita. In testa invece portavano una corona di mirto, che si dice, simboleggiasse l’amore. Ancora oggi molti modelli si ispirano a questi abiti, semplici e che avvolgono la silhouette facendovi assomigliare a una dea.

Anche a Roma si indossava una tunica, solitamente chiara, stretta in vita da una cintura che veniva stretta con nodi particolari per tenere lontana la sfortuna, e sopra la spalle un mantello color zafferano. Anche a Roma, in testa, intrecciata nei capelli, veniva indossata una corona di mirto e fiori d’arancio.

Nel Medioevo

L’abito da sposa non è sempre stato bianco. Infatti nel medioevo poteva anche essere rosso, in broccato, velluto e tessuti damascati. Questo colore veniva scelto come simbolo dell’amore, ma soprattutto per ostentare sfarzo.

Infatti la sposa, per dimostrare la ricchezza della propria famiglia, indossava oltre agli abiti di velluto o seta, pellicce.

Ancora oggi però la tendenza di indossare il giorno del matrimonio un abito regale, unico ed esclusivo, è rimasta.

In Inghilterra

Le spose vestivano riccamente e portavano in mano rametti di rosmarino, una pianta che simboleggia la forza e la fedeltà.

Sembra inoltre che l’abito da sposa bianco, con il significato che gli diamo noi, sia stato utilizzato per la prima volta proprio in Inghilterra.

Fino al matrimonio della regina Vittoria, nel 1840, gli abiti da sposa delle regine erano stati argento. Lei fu la prima a farsene preparare uno bianco, con pizzi e merletti. La sua foto fece il giro del mondo, diventando fonte di ispirazione per tutte le sposine dell’epoca.
Fino a quel momento, non c’erano inoltre particolari limitazioni sul colore, anche se era fortemente sconsigliato il nero, colore dei funerali, e il rosso, spesso associato alle prostitute. Ma da quel momento in poi l’abito da sposa fu bianco, colore simbolo di purezza.

Inizi del Novecento

In generale le donne, soprattutto quelle meno abbienti, non indossavano un abito esclusivo solo per quella giornata, ma uno che sarebbe stato poi riutilizzato. Fu solo durante gli anni Venti che le spose iniziarono a indossare un abito creato apposta per il giorno delle nozze.
Durante questo secolo, caratterizzato da grandi cambiamenti, anche la moda degli abiti da sposa, vide alcune rivisitazioni. Ad esempio, tra anni Venti e Trenta del Novecento, le spose abbandonarono l’abito lungo a favore di vestiti corti davanti ma con un lungo strascico, che spesso veniva abbinato ad un cappello cloche e velette.

Inoltre, anche il colore bianco venne affiancato da altre tonalità, come l’avorio, il crema e l’ecrù.

Durante gli anni Cinquanta gli abiti assunsero un look più sofisticato, con spalle scoperte, bustini e ampie gonne. Grace Kelly e Jacqueline Kennedy sono gli esempi più famosi di quest’epoca.

Durante gli anni Ottanta e Novanta invece i volumi diventarono più eccessivi, così come i decori. Questo era il periodo delle maniche a sbuffo, delle spalline vistose, dei grandi fiocchi e dei lunghi veli.

Oggi siamo tornati ad uno stile più elegante, con richiami verso il passato e tantissime proposte su linee e tessuti.

Speriamo che questo articolo sia stato interessante!